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Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.

Julien Champagne e Serge Voronoff




 

Julien Champagne e Serge Voronoff

 

 

 

 

 

  

 

 

 

È come Jules Boucher, un personaggio controverso quello di Serge Voronoff. L'abbiamo già incontrato quando abbiamo evocato una delle sue mogli, Louise Barbe, che fu forse una modella di Julien Champagne.
 
Abbiamo già infatti riportato quell'episodio in cui, secondo Geneviève Dubois, che essa stessa sembra affidarsi all'opinione di Robert Ambelain, Julien Champagne, per spegnere l agelosia del marito, la cui miglie aveva posato nuda, si sforzò di convincerlo della sua grande età, esibendo la carta di indentità di suo padre, Alphonce Hubert Champagne, nato nel 1853, carta che avrebbe truccato.
 
Nato infatti nel 1877, Julien Champagne, sempre secondo il libro "Fulcanelli", ne avrebbe approfittato per dichiarare al suo interlocutore che il suo aspetto giovanile, in quell'anno di grazia 1910 o circa, era dovuto alle sue ricerche sulla crisopea, altrimenti detta della pietra filosofale.
 
Affermazione che ha potuto, secondo noi, allo stesso tempo lasciare perplesso ma anche intrigare il "buon dottore" Voronoff.
 
Infatti, Serge Voronoff (1866-1951), di origini ebraiche russe e naturalizzato francese nel 1895, intraprese alla facoltà di medicina di Parigi degli studi che l'hanno fatto passare alla posterità per delle ragioni ben... particolari.
 
Negli anni venti, fu uno dei pionieri degli xenotrapianti, proponendo ai suoi pazienti di aggiungere loro dei testicoli di scimmia o di iniettò loro degli ormoni, per rigenerare le loro forze fisiche e le loro "capacità attenuate dall'età!".
 
È il Premio Nobel francese Alesis Carrel (1873-1944), medico premiato nel 1912, che lo avrebbe iniziato al trapianto degli organi. Lungi dall'essere riconosciuto come un pericoloso imbroglione, divenne, ci assicura Geneviève Dubois, direttore del laboratorio al Collège de France.
 
Scrisse diverse opere, tra cui Etude sur la vieillesse et le rajeunissement par la greffe [Studio sulla vecchiaia ed il ringiovanimento attraverso il trapianto], nel 1926; La conquète de la vie [La conquista della vita, nel 1928. Ne ispirò altri, come "The grafts" d'Emily Chesley, del 1927 e de Félicien Champsaur, "Nora, la guenon devenue femme" [Nora, la scimmia diventata donna], del 1929.

 

Per terminare, forse provvisoriamente, con Serge Voronoff, e per ritornare non lontani da Julien Champagne, notiamo che questo precursore dei doni d'organo ha esercitato i suoi talenti, che si contendeva una clientela agiata, in diverse località della regione parigina, e questo sino agli anni trenta almeno: una clinica privata ad Auteuil, la Villa Molière, l'ospedale Ambroise Paré di Neuilly, e... una clinca per partorienti in rue Montaigne.

 

Dopo la morte accidentale di Louise Barbe, egli si risposò; la sua seconda moglie, Marguerite Voronoff, era un'iniziata dell'ordine dei rosacroce dell'Alba d'oro di McGregor Mathers, e si interessò di alchimia, sino al suo decesso nel 1929.

 

È indubbiamente per la sua mediazione che Serge Voronoff sembra aver curato il poeta William Butler Yeats (1865-1939), una delle celebrità della Golden Dawn, ed autore di Rosa Alchemica.

 

 

 

Un sito creato di recente da uno dei pronipoti di Serge Voronoff ci permetterà senz'altro di saperne di più su questa personalità sconosciuta:

http://voronoff.wordpress.com/



 

 

 

 

 

 

 

 

 



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LINK al post originale:
 
[Traduzione di Massimo Cardellini]
 
Post originale datato domenica 16 aprile 2006
 
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