Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.
Dal 1972, il Quadrato dorato (Carroir doré) di Romorantin Lanthenay, situato in rue de la Pierre, ospita il museo archeologico della capitale della regione della Sologne, detto di Marcel de Marchéville.
Il suo nome di Piazzetta dorata sarebbe dovuto al fatto che i suoi lati formano angolo di due strade, la vecchia parola carroi essendo sinonima di incrocio (carrefour).
Sembra che Julien Champagne per lavorare alla tavola XIX dell'edizione originale di Le Dimore Filosofali di Fulcanelli, intitolata: Le Carroir doré (XV secolo), abbia avuto sotto gli occhi questa cartolina postale del 1923.
Questo acquarello qui sotto di David Morichon è beninteso molto più recente.
Trovo Fulcanelli molto severo nella descrizione da lui fatta a questa costruzione: "Il Quadrato dorato, abitazione di legno del XV secolo, comprende un pianoterra di cui non resta più che la struttura e un solaio a timpano aggiunto successivamente. Le case, come i libri e gli uomini, hanno a volte uno strano destino. La cattiva sorte volle che questa graziosa dimora perdesse le sue torri all'angolo. Costruita, infatti, all'intersezione di due strade, essa forma un lembo tagliato, e si sa quale vantaggio i costruttori medievali sapevano trarre da tale disposizione, smussando, arrotondando le proiezioni degli aggetti laterali con l'aiuto di torrette, di bertesche o di garitte di vedetta.
È da presumere che il Quadrato dorato, se ne giudichiamo dalla forma svasata dei pali di sorbo fondati sgembi, doveva presentare quest'aspetto armonioso e originale che l'estetica medioevale prediligeva.
Sfortunatamente, non ne rimangono oggi, che
il Il est à présumer que le Carroir doré, si nous en jugeons par la forme évasée des poteaux cormiers établis en porte à faux, devait présenter cet aspect harmonieux et original affectionnait l'esthétique médiévale.
Malheureusement, il n'en subsiste aujourd'hui que les corbeaux sculptés, frustes, à demi vermoulus, misérables expansions osseuses, rotules décharnées d'un squelette de bois."
Et pourtant...ils valent le détour, les poteaux cormiers du Carroir, et c'est bien pourquoi ce dernier est mis au rang des logis alchimiques:
"Nous retrouvons ici l'exposé emblématique d'une opération essentielle, celle de la fixation du mercure et de sa mutation partielle en soufre fixe...
Il existe peu de versions différentes dans les paraboles dont se servent les auteurs pour décrire ce travail; la plupart, en effet, se bornent à représenter le combat du chevalier et du lion, ainsi qu'on peut le remarquer au château de Coucy (tympan de la porte du donjon), et sur l'un des bas-reliefs du Carroir doré, à Romorantin".
dalla forma svasata dei posti stabilito cantilever Cormiers, è stato quello di presentare questo aspetto appassionato estetica armoniosa e originale medievale.
Purtroppo, resta oggi come mensole scolpite, rotule ruvido, mezzo marcio, espansioni miserabile ossea di uno scheletro scarno di legno ".
Eppure ... valgono una visita, i messaggi Carroir Cormier, ed è per questo che è classificata tra le casa alchemico:
"Troviamo qui la presentazione emblematica di un'operazione critica, l'impostazione di mercurio e la sua trasformazione in parziale fissa di zolfo ...
Ci sono poche versioni diverse nelle parabole che vengono utilizzati dagli autori per descrivere questo lavoro, la maggior parte, infatti, rappresentano solo il combattimento del cavaliere e del leone, come si può osservare presso il castello di Coucy (timpano la porta della prigione), e uno dei bassorilievi di Carroir oro a Romorantin. "
C'est le même motif que commente Josane Charpentier, dans sa France des lieux et demeures alchimiques (Retz, 1980), ouvrage préfacé par Eugène Canseliet:
"La maison appelée Carroir doré est un logis de bois du XVème siècle. Il comprend un rez-de-chaussée dont il ne reste plus que la structure, et un grenier à pignons ajouté postérieurement. Bâtie à l'intersection de deux rues, cette maison forme un plan coupé.
Il ne subsiste plus aujourd'hui que les corbeaux. Sur l'un des bas-reliefs, à droite, on peut voir le combat hermétique du chevalier et du lion".
Le bas-relief de gauche représente lui une Annonciation, que Fulcanelli ne mentionne qu'à propos d'un motif de l'hotel Jacques Coeur de Bourges, et ce sans le commenter.
Eugène Canseliet sera plus disert sur ce point dans son Alchimie expliquée (Pauvert, 1972):
"Du grand vase, placé entre l'ange et sa souveraine, s'élève la haute tige d'un lis, dont les feuilles semblent être des flammes, et qui se partage, à l'extrémité, en trois magnifiques corolles.
Symboles de la pureté, ces fleurs rappellent les trois réitérations qui, aussitôt que le mercure est séparé, le purifient par le feu et le sel. La Vierge qui était noire est devenue blanche."
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[Traduzione di Massimo Cardellini]
LINK al post originale:
Julien Champagne et le carroir doré