Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.
Julien Champagne al labaro
Eccoci di ritorno ad Arles, dopo il nostro post Arlésienne de Champagne. Possiamo ammirare qui sopra una fotografia al posto della riproduzione da parte di Julien Champagne della tomba di Costantino, disegno che dovrebbe essere presente tra quelli della terza opera di Fulcanelli, intitolata Finis Gloriae Mundi e mai apparso sino ad oggi.
Rileggiamo, a proposito di questo libro "mitico", l'estratto corrispondete dell'inventario dei documenti consultati nel 1982 dal compianto Jean Savignies Laplace, a cui cedo rispettosamente la parola:
"Una pagina repertoriata D, all'inchiostro viola, scritta a mano da Fulcanelli e intitolata La tomba di Costantino. Benché l'abbia fatta incidere sulla sua tomba, non credo che Eugenio Canseliet si sia mai espresso sulla sigla I.H.S., che può significare sia Gesù salvatore dell'umanità sia Con Questo Segno (vincerai).
Fulcanelli, dopo averne parlato in Il Mistero delle Cattedrali, vi è tornato sopra in Le Dimore Filosofali, a proposito di santa Veronica.
Questo è il senso dell'iscrizione latina In hoc signo vinces, "Con questo segno vincerai", posto sotto il crisma del labaro di Costantino...
Il segno della croce, monogramma del Cristo di cui la X di Sant'Andrea e la chiave di San Pietro sono due repliche di uguale valore esoterico, è duqnue questo marchio in grado di assicurare la vittoria attraverso l'identificazione certa dell'unica sostanza esclusivamente attribuita al lavoro filosofale".
Non dubito personalmente, che questa sostanza sia femminile. E poiché abbiamo recentemente evocato il Marte di Romeo, come non notare, su questo disegno e su questa foto della tomba imperiale, la presenza centrale, cara Giulietta, e sicuramente voi soprattutto, Giulietta cara, del segno di Venere?
Questo segno, sapete anche, non è vero, è molto evidentemente quello del rovesciamento della terra.
Fulcanelli, in Le Dimore Filosofali, tornerà sui rapporti tumultuosi tra Marte e Venere al capitolo "Le grimoire du chateau de Dampierre", a proposito del terzo cassone della prima serie della galleria alta:
"Quattro fiori sbocciati e eretti sui loro steli sono in contatto con la lama affilata di una sciabola. Questo motivo ha come motto
.NVTRI.ETIAM.RESPONSA.FERVNTVR.
Sviluppa anche gli oracoli annunciati...
Questi oracoli, in numero di quattro, corrispondono ai quattro fiori o colori che si manifestano durante l'evoluzione del Rebis... Queste fasi, diversamente colorate, hanno il nome di Regimi o di Regni...
Ad ogni regime i filosofi hanno attribuito una delle dibinità superiori dell'Olimpo... Al regno di Mercurio (Herms, base, fondamento), primo stadio dell'Opera, succede quello di Saturnoe (Chronos, il vegliardo, il folle), Giove governa in seguito (Zeus, unione, matrimonio), poi Diana (Artemide, intero, completo), o la Luna, la cui veste scintillante è a volte tessuta da capelli bianchi, a volte da cristalli di neve; Venere, votata al verde (Afrodite, bellezza, grazie), eredita allora il trono, però Marte la caccia ben presto (Ares, adatto, fissaato), e questo principe bellicoso, dalle vesti macchiate di sangue coagulato, è egli stesso rovesciato da Apollo (il trionfatore), il Sole del Magistero, imperatore vestito di lucentezza scarlatta, la quale stabilisce definitivamente la sua sovranità e la sua potenza sulle rovine dei suoi predecessori".
E l'Adepto destinato al XX secolo precisa, a mio avviso a mezza voce:
"Alcuni autori, assimilando le fasi colorate della cozione ai sette giorni della creazione, hanno designato il lavoro intero attraverso l'espressione Hebdomas hebdomadum, la Settimana delle settimane, o semplicemente la Grande Settimana, per il fatto che l'alchimista deve seguire quanto più strettamente, nella sua realizzazione microcosmica, tutte le circostanze che accompagnarono la Grande Opera del Creatore".
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[Traduzione di Massimo Cardellini]
JULIEN CHAMPAGNE AU LABARUM - JULIEN CHAMPAGNE
Nous voici de retour en Arles, après notre post du 20 mai 2006: Arlésienne de Champagne, puisque nous pouvons, en ce soir de la sainte Juliette, admirer avec vous un cliché, cette fois pris à ...