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10 novembre 2009 2 10 /11 /novembre /2009 15:43




Julien Champagne mistifica Paul Le Cour



Paul Le Cour (Lecour, all'anagrafe, 1871-1954) resta soprattutto conosciuto come autore di L'Ere du Verseau [L'Era dell'Acquario], 1937, che in un certo senso, prefigura l'attuale "New Age"


Più profondamente, è uno degli attori maggiori dell'esoterismo cristiano francese e dell'ellenismo esoterico nella prima metà del XX secolo. Tra le sue opere maggiori, indubbiamente conviene citare anche L'Evangile ésotérique de Saint Jean [Il Vangelo esoterico di San Giovanni, Tr. it.: Bastogi, Foggia, 2002], 1950.



Convinto della validità della leggenda di Atlantide, fondò nel 1926 la società di studi atlantidei, che sin dall'anno successivo diede nascita ad una rivista- Atlantis- che esiste a tutt'oggi, diretta da Jacques d'Arès, che abbiamo già incontrato a proposito del Finis Gloriae Mundi di Fulcanelli.

 

Lo vediamo qui in alto all'epoca della comparsa di I Misteri delle Cattedrali (1926) di quest'ultimo autore) ed in basso a quella di Le Dimore Filosofali sempre dello stesso (1930).


Fu uno dei primi critici a darne dei resoconti, ed Eugène Canseliet, unico discepolo di Fulcanelli, raggiunse presto il suo movimento e la sua rivista per collaborarvi senza interruzione notevole sino alla fine della sua esistenza terrena.


Le Cour sembra inoltre essere stato convinto che il detto Canseliet fosse in realtà l'autore che velò la sua personalità sotto lo pseudonimo di Fulcanelli.


Tutto ciò non dissuase tuttavia, sembra, Julien Champagne, malgrado i suoi legami con Fulcanelli così come Canseliet, di giocare a Paul Le Cour un tiro mancino, nel suo stile.


È Robert Ambelain nel dossier già menzionato, e dedicato a Fulcanelli, della rivista "La Tour Saint-Jacques" che nel 1962 ci racconta quest'aneddoto per lo meno credibile:

 

"Sapendo che Le Cour collaborava a volte alla rivista del "Mercure de France", "Champagne inviò a Valette, il suo direttore, una lettera firmata da Paul Le Cour, in cui tutto era magnificamente imitato: carta, inchiostro, scrittura, firma.


Valette gettò un'occhiata al foglio e lo inviò alla composizione. Ignoriamo, non avendola ricercata, se ci si accorse dell'inganno durante la correzione delle bozze o se la lettera fu pubblicata. Resta il fatto che lo sfortunato Paul Le Cour ricevette da Valette un rimprovero violento di cui egli non comprese nulla!


Perché questa lettera non proponeva niente di meno che, ai lettori ed agli abbonati del "Mercure de France", che l'apertura di una sottoscrizione allo scopo di erigere un monumento funebre alla memoria dei morti di Atlantide, nel mezzo del mare dei Sargassi, monumento che doveva necessariamante essere galleggiante ed innafondabile..."

 

Questa storia è veridica e da considerarsi tale da cima a fondo? Come hanno l'abitudine di dire i nostri amici transalpini, "se non è vero, è comunque una bella trovata"; tanto più che l'isola galleggiante di Delos è uno dei miti alchemici dei più vivaci, sarei tentato di concludere.




Ad ogni modo, Julien Champagne o non, la verità dell'episodio è attestata da Paul Le Cour stesso, poiché ne fa menzione nel suo testamento spirituale Ma vie mystique [La mia vita mistica], del 1955.


"Allo scopo di farmi abbandonare dalle alte personalità che avevano accettato il patronaggio della nostra opera, gli avversari immaginarono di lanciare attraverso dei giornali e riviste ed indirizzare ai membri dell'Académie des Sciences, il testo di una sottoscrizione cosiddetta aperta da me allo scopo di erigere nel mar dei Sargassi un monumento agli Atlantidei "vittime di una sorte funesta".


Questa circolare era accompagnata dalla mia firma molto ben imitata cui seguivano i nomi dei membri dell'Istituto che avevano apportato la loro adesione. Naturalmente, nella stampa ci fu un'esplosione di risate.


Il "Mercure" ingannato dalla firma, aveva inserito quest'appello e dovetti far apparire una smentita. Sporsi denuncia contro ignoti, ma sapevo chi era l'autore di questa manovra.


Egli dovette comparire davanti al commissario. Questa comparizione non ebbe conseguenze, ma gli causò un tale spavento che cadde ammalato. Molti anni dopo, lo incontrai penosamente appoggiato ad una stampella. Gli dei lo avevano punito!"




ARCHER


[Traduzione di Massimo Cardellini]


Post originale datato Martedì 7 marzo 2006


LINK al post originale:

Julien Champagne mystifie Paul Le Cour


© JULIEN CHAMPAGNE


 

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Presentazione

  • : Jean Julien Champagne ed il suo ambiente socio-culturale
  • : Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.
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