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1 settembre 2009 2 01 /09 /settembre /2009 08:14



JULIEN CHAMPAGE E ALLAINGUILLAUME































   






























Ecco un amico di Julien Champagne, probabilmente incontrato all'interno del circolo dei Veglianti di René Schwaller, detto de Lubicz.


Champagne gli reterà attaccato sino agli ultimi mesi della sua vita terrrena, al punto da confidargli dello stato della sua salute vaillante.


Le due foto riprodotte in questo post ne fanno fede, entrambe prese in prestito, ancora una volta, alla edizione italiana del libro di Genevieve Dubois, Fulcanelli. La prima figura anche nell'opera di Erik Sablé su René Schwaller (Dervy, 2003).


Ma chi era Louis Allainguillaume, che nelle sue alchemiche memorie, Eugène Canseliet chiama ironicamente Alain Guillaume?

Nato nel 1878, ci ricorda Bubois, era originario di Caen, morì nel 1946 a Cardiff (paese del Galles). Era il padre di due figli di Isha Schwaller, ricco negoziante, soprattutto carnbonaio , finanziò i lavori di René Schwaller ed è grazie ai suoi sussidi che René poté assicurare a Champagne delle mensilità confortevoli.





Secondo Emmanuel Dufour-Kowalski (La quête alchimique de René Schwaller [La ricerca alchemica di René Schwaller], Archè, 2006), i due figli di Isha e Louis, Suzanne, nata nel 1907 e Jacques, nato nel 1906, moriranno tragicamente all'epoca della seconda guerra mondiale.

Per Erik Sablé, Suzanne sarebbe morta in un incidente automobilistico e Jacques, un protetto di Rose Celli, sarebbe stato ucciso in Tunisia.

Dopo la morte di Louis Allainguillaume, la sua sposa Madeleine Jolly sarebbe andata a vivere al Plan-de-Grasse presso gli Schwaller...

Il nome di Allainguillaume non può essere dissociato, crediamo, da quello di George Lamy, negoziante di carbone, ma anche armatore di navi la cui famiglia creò nel 1903 la Société Navale Caennaise. Sposò Jeanne Germain-Lamy (Isha) nel 1906. Lamy fu anche teosofo, come Allainguillaume, che diventerà l'amico intimo di Isha, prima di allontanarsi dagli Schwaller per via del loro matrimonio avvenuto alla morte di Georges Lamy.

Abbandonerà così il loro gruppo di Suhalia, nell'Engadina Svizzera, nel 1926-27, dopo esserne stato il principale mecenate.

Diciamo di sfuggita che una certa Lucie Lamy vicina agli Schwaller fu più tardi un'illustratrice dei loro libri. Si tratta in effetti di una figlia di Isha e di Georges, diventata la cognata di René Schwaller:


Julien Champagne et Lucie Lamy

Tous ces gens ont des liens [Tutte queste persone hanno dei legami].



Nei suoi libri dedicati a Oscar Milosz, L'étoile au front [La stella in fronte], Dervy, 1993, e O.V. Milosz, L'âge d'homme, 1996, Alexandra Charbonnier dice che precedentemente alla prima guerra mondiale René Schwaller lavorò per Louis Allainguillaume, che era alla testa di un importante affare di import-export a Caen.


Più tardi, essa sostiene, Louis Allainguillaume fece parte del circolo intimo dell'ordine dei Veglianti, come Milosz e Schwaller; e questo "ordine composto da una dozzina di persone era quello del fratelli di Elia.


Nel suo recente libro su Schwaller (L'oeuvre au rouge, L'âge d'homme, 2006), Emmanuel Dufour-Kowalski precisa citando René Guenon in Le Théosophisme (1921), (Tr. it.: Il teosofosmo. Storia di una pseudo-religione, Arktos, Torino, 1987, 2 voll.]: "Nel 1918, il gruppo diretto da René Schwaller e finanziato da Louis Allainguillaume prese in affitto, a Parigi, la casa di Balzac, minacciata di distruzione".


Secondo lui, Louis Allainguillaume, fu all'interno dei Veglianti un certo Pierre d'Elie. Egli avrebbe anche nel 1922 riscattato per il gruppo il borgo svizzero di Suhalia.

Allainguillaume fu inoltre, come presto vedremo, un intimo di Lubicz-Milosz, così come lo fu di Julien Champagne.




Nel suo libro su suo marito René Schwaller: Aor, La Colombe, 1963, Isha Schwaller de Lubicz rende a suo vecchio compagno un omaggio che li onora entrambi.


Isha cita anche un lungo passaggio di una conferenza pronunciata nel 1920 da Louis nel quadro del circolo dei Veglianti di cui non riporterò che questo breve ma luminoso estratto: "Il ciclo dell'Essere gira senza sosta nel cerchio finito della nostra intelligenza impotente a conoscere e creare, perché non vi è coincidenza tra i due. È la vita che è Coscienza! È la vita che è creatrice! La vita soltanto può conoscere la vita... l'Inizio e la Fine sfuggono all'intelligenza".










ARCHER


Post originale datato Venerdì 3 marzo 2006

[Traduzione di Massimo Cardellini]


LINK al post originale:

JULIEN CHAMPAGNE ET ALLAINGUILLAUME


 

© JULIEN CHAMPAGNE

 

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Presentazione

  • : Jean Julien Champagne ed il suo ambiente socio-culturale
  • : Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.
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