20 giugno 2009
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Julien Champagne al quadrante solare
Ecco una vecchia cartolina postale colorizzata dell'inizio del XX secolo. Rappresenta il quadrante solare del palazzo reale "Holyrood" di Edimburgo.
Essa rappresenta il quadrante solare del palazzo reale "Holyrood" di Edimburgo. Faccio notare di sfuggita, che in inglese antico, Hokyrood o Holyrod vuol dire bosco sacro o santa croce. Ma mi chiederete qual è il rapporto con Julien Champagne?
Ebbene, questo quadrante solare è rappresentato praticamente in modo identico in Les Demeures Philosophales [Le Dimore Filosofali] di Fulcanelli, di cui costituisce l'emblema XXXIX. L'ho riprodotto qui sopra, il che vi permetterà di ammirare allo stesso tempo la precisione e l'estetica del tratto del nostro disegnatore.
Sapete senz'altro che il palazzo in questione è sempre proprietà dei Windsor e serve loro da residenza.
Fulcanelli dedica un intero capitolo delle Dimore a questo quadrante solare del 1633.
Ricorda innanzitutto che esso è stato "eseguito per ordine di Carlo I, da John Milne" (si scrive anche Mylne). Milne era mastro muratore del re ed ha realizzato quest'edificio con la collaborazione di John Bartoun.
Secondo una guida del palazzo, pubblicata nel 1936 e ristampata nel 1848, john fu egualmente aiutato nel suo compito dai suoi figli Alexander e John.
Ecco di seguito il modo in cui lo descrive Fulcanelli: Esso si compone essenzialmente di un blocco geometrico, tagliato come un icosaedro regolare, dalle facce di emisferi cavi e da cavità a pareti rettilinee, il quale è supportato da un piedistallo che si erige su di una base pentagonale formata da tre gradini piani. Soltanto questa base avendo sofferto per le intemperie, ha dovuto essere restaurata".
Ed infine, il suo commento è naturalmente di natura ermetica, da cui estraremo alcune righe significative: Per noi, questo piccolo monumento non ha semplicemente ed unicamente per scopo il dover indicare l'ora diurna, ma anche il cammino del Sole dei saggi nell'opera filosofale. E questo cammino è regolato dall'icosaedro, che è questo cristallo sconosciuto, il Sale della Sapienza, spirito o fuoco incarnato, lo gnomo familiare e servizievole, amico dei buoni artisti, il quale assicura all'uomo l'ascensione alle supreme conoscenze della Gnosi antica".
Sappiamo infatti che il quadrante solare ì, sundial in inglese, è desiganto anche con il nome greco di gnomon.
Ma Fulcanelli prosegue: Dopotutto, la Cavalleria fu completamente estranea all'edificazione di questo curioso Sundial, o, per lo meno alla sua decorazione speciale? Non lo pensiamo e crediamo trovarne la prova nel fatto che, su diverse facce del solido, l'emblema del cardo si ripete con una insistenza significativa. Contiamo in effetti, sei capitoli floreali e due steli fioriti della specie detta serratula arvensis. Non possiamo riconoscere, nella preponderanza evidente del simbolo, con l'insegna particolare ai Cavalieri dell'Ordine del Cardo, l'affermazione di un senso segreto imposto all'opera e contrassegnato per essi?
E conclude: A nostro avviso, il quadrante solare scozzese è una replica moderna, allo stesso tempo più concisa e più sapiente, dell'antica Tavola di Smeraldo.
Essa rappresenta il quadrante solare del palazzo reale "Holyrood" di Edimburgo. Faccio notare di sfuggita, che in inglese antico, Hokyrood o Holyrod vuol dire bosco sacro o santa croce. Ma mi chiederete qual è il rapporto con Julien Champagne?
Ebbene, questo quadrante solare è rappresentato praticamente in modo identico in Les Demeures Philosophales [Le Dimore Filosofali] di Fulcanelli, di cui costituisce l'emblema XXXIX. L'ho riprodotto qui sopra, il che vi permetterà di ammirare allo stesso tempo la precisione e l'estetica del tratto del nostro disegnatore.
Sapete senz'altro che il palazzo in questione è sempre proprietà dei Windsor e serve loro da residenza.
Fulcanelli dedica un intero capitolo delle Dimore a questo quadrante solare del 1633.
Ricorda innanzitutto che esso è stato "eseguito per ordine di Carlo I, da John Milne" (si scrive anche Mylne). Milne era mastro muratore del re ed ha realizzato quest'edificio con la collaborazione di John Bartoun.
Secondo una guida del palazzo, pubblicata nel 1936 e ristampata nel 1848, john fu egualmente aiutato nel suo compito dai suoi figli Alexander e John.
Ecco di seguito il modo in cui lo descrive Fulcanelli: Esso si compone essenzialmente di un blocco geometrico, tagliato come un icosaedro regolare, dalle facce di emisferi cavi e da cavità a pareti rettilinee, il quale è supportato da un piedistallo che si erige su di una base pentagonale formata da tre gradini piani. Soltanto questa base avendo sofferto per le intemperie, ha dovuto essere restaurata".
Ed infine, il suo commento è naturalmente di natura ermetica, da cui estraremo alcune righe significative: Per noi, questo piccolo monumento non ha semplicemente ed unicamente per scopo il dover indicare l'ora diurna, ma anche il cammino del Sole dei saggi nell'opera filosofale. E questo cammino è regolato dall'icosaedro, che è questo cristallo sconosciuto, il Sale della Sapienza, spirito o fuoco incarnato, lo gnomo familiare e servizievole, amico dei buoni artisti, il quale assicura all'uomo l'ascensione alle supreme conoscenze della Gnosi antica".
Sappiamo infatti che il quadrante solare ì, sundial in inglese, è desiganto anche con il nome greco di gnomon.
Ma Fulcanelli prosegue: Dopotutto, la Cavalleria fu completamente estranea all'edificazione di questo curioso Sundial, o, per lo meno alla sua decorazione speciale? Non lo pensiamo e crediamo trovarne la prova nel fatto che, su diverse facce del solido, l'emblema del cardo si ripete con una insistenza significativa. Contiamo in effetti, sei capitoli floreali e due steli fioriti della specie detta serratula arvensis. Non possiamo riconoscere, nella preponderanza evidente del simbolo, con l'insegna particolare ai Cavalieri dell'Ordine del Cardo, l'affermazione di un senso segreto imposto all'opera e contrassegnato per essi?
E conclude: A nostro avviso, il quadrante solare scozzese è una replica moderna, allo stesso tempo più concisa e più sapiente, dell'antica Tavola di Smeraldo.


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[Traduzione di Massimo Cardellini]
Post originale datato Domenica 12 febbraio 2006
Link al post originale:
JULIEN CHAMPAGNE AU CADRAN SOLAIRE