21 febbraio 2010
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11:50
Champagne ai metalli planetari


Dopo l'ultima dimora di Julien Champagnem dopo le Dimore Filosofali di Fulcanelli, eccoci di nuovo davanti al Mistero delle Cattedrali.
Poiché la vita è un eterno ritorno, vi propongo due disegni del nostro artista sullo stesso bassorilievo che ha ispirato la tavola XXVI del primo libro del maestro comune di Julien Champagne e di Eugène Canseliet.
Questa tavola è intitolata Notre-Dame de Paris -Portale della Vergine.
Poiché la vita è un eterno ritorno, vi propongo due disegni del nostro artista sullo stesso bassorilievo che ha ispirato la tavola XXVI del primo libro del maestro comune di Julien Champagne e di Eugène Canseliet.
Questa tavola è intitolata Notre-Dame de Paris -Portale della Vergine.
La seconda illustrazione qui sotto è tratta dal n° 3 della rivista Arcadia, da un articolo intitolato "Fulcanelli svelato", che consiste in un'intervista con Geneviève Dubois, autrice di un'opera su Fulcanelli.
Dubois vi annuncia un seguito, sino ad oggi non apparso, del suo primo libro.
Ecco l'essenziale del testo che presenta questa illustrazione: "Disegno originale di J. J. Champagne (26x37)... alla mina di piombo e intensificazioni di guazzo, utilizzato per l'edizione originale di I Misteri delle Cattedrali (collezione privata)".
Ciò che ci dice Fulcanelli su questo bassorilievo ci senbra significativo:
"Al centro del timpano, sulla cornice mediana, guardate il sarcofago, accessorio di un episodio della vita del Cristo; ci vedrete sette cerchi: sono i simboli dei sette metalli planetari... Il circolo centrale è decorato in un modo particolare, mentre i sei altri si ripetono a due a due,- il che non si è mai verificato nei motivi puramente decorativi dell'arte ogivale. Per di più. questa simmetria si estende dal centro verso le estremità... La concordanza di mutazione dei pianeti metallici tra di loro è indicata, nell'atrio di Notre-Dame, nel modo più Formale. Il motivo centrale simbolizza il sole; i rosoni delle estremità indicano Saturno e la Luna; poi vengono rispettivamente Giove e Mercurio; infine, da ogni lato del Sole, Marte e Venere. Ma c'è di meglio. Se analizziamo questa linea bizzarra che sembra rilegare le circonferenze delle rose, la vedremo formata da quattro croci e da tre croci, di cui una a spirale semplice e le altre due a doppia voluta. Notate, di sfuggita, che se si trattava ancora qui di una volontà ornamentale, occorrerebbero necessariamente sei o otto attributi, sempre allo scopo di conservare una perfetta simmetria; non è così e ciò che dimostra che i senso simbolico sia voluto, è che uno spazio, quello di sinistra, rimane libero. Le quattro croci, così come la notazione spagirica, rappresentano i metalli imperfetti; le croci a doppia spirale, i due perfetti e la croce semplice, il mercurio, semi metallo o semi-perfetto".
Dubois vi annuncia un seguito, sino ad oggi non apparso, del suo primo libro.
Ecco l'essenziale del testo che presenta questa illustrazione: "Disegno originale di J. J. Champagne (26x37)... alla mina di piombo e intensificazioni di guazzo, utilizzato per l'edizione originale di I Misteri delle Cattedrali (collezione privata)".
Ciò che ci dice Fulcanelli su questo bassorilievo ci senbra significativo:
"Al centro del timpano, sulla cornice mediana, guardate il sarcofago, accessorio di un episodio della vita del Cristo; ci vedrete sette cerchi: sono i simboli dei sette metalli planetari... Il circolo centrale è decorato in un modo particolare, mentre i sei altri si ripetono a due a due,- il che non si è mai verificato nei motivi puramente decorativi dell'arte ogivale. Per di più. questa simmetria si estende dal centro verso le estremità... La concordanza di mutazione dei pianeti metallici tra di loro è indicata, nell'atrio di Notre-Dame, nel modo più Formale. Il motivo centrale simbolizza il sole; i rosoni delle estremità indicano Saturno e la Luna; poi vengono rispettivamente Giove e Mercurio; infine, da ogni lato del Sole, Marte e Venere. Ma c'è di meglio. Se analizziamo questa linea bizzarra che sembra rilegare le circonferenze delle rose, la vedremo formata da quattro croci e da tre croci, di cui una a spirale semplice e le altre due a doppia voluta. Notate, di sfuggita, che se si trattava ancora qui di una volontà ornamentale, occorrerebbero necessariamente sei o otto attributi, sempre allo scopo di conservare una perfetta simmetria; non è così e ciò che dimostra che i senso simbolico sia voluto, è che uno spazio, quello di sinistra, rimane libero. Le quattro croci, così come la notazione spagirica, rappresentano i metalli imperfetti; le croci a doppia spirale, i due perfetti e la croce semplice, il mercurio, semi metallo o semi-perfetto".
ARCHER
[Traduzione di Massimo Cardellini]
Post originale datato Venerdì 7 aprile 2006
LINK al post originale:
Champagne aux métaux planétaires
© JULIEN CHAMPAGNE