25 dicembre 2009
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Julien Champagne ed i suoi discepoli

Julien Champagne (1877-1932) ha avuto dei discepoli o degli allievi nel campo della pittura, del disegno o del violino, poiché ad un certo punto della sua vita questo violinista di talento ha frequentato il padre di Stéphane Grapelli? Per il momento lo ignoriamo.
Non ci resta dunque che interrogarci sui suoi discepoli in alchimia. Tra quest'ultimi Eugène Canseliet (1899-1982) potrebbe essere un candidato possibili, in ragione della sua età. Nel "dossier Fulcanelli" della rivista La Tour Saint Jacques, (numero speciale parapsicologia, 1962), Robert Ambelain identificando Julien Champagne con Fulcanelli, è naturalmente portato a considerare Eugène Canseliet,"unico discepolo" Canseliet dell'autore di Il Mistero delle Cattedrali e di Le Dimore Filosofali, come un allievo di Champagne.
Ma il citato Canseliet nella stessa rivista rifiuta sia questa identificazione e dunque questa filiazione. Niente da fare dunque a questo punto con Eugène Canseliet come allievo di Julien Champagne in alchimia. Dice chiaramente di considerarlo come un maestro in pittura, disegno, violino e per il restoi come un fratello maggiore ed un amico.
Jules Boucher (1902-1955), di cui abbiamo già parlato, è anch'egli un possibile discepolo in alchimia di Julein Champagne; Robert Ambelain, nello stesso numero della rivista citata difende questa tesi; al che Canseliet risponde: "Bisogna proprio che Jules Boucher visitasse Champagne nel massimo segreto, affinché nel corso di quai vent'anni di incontri settimanali che egli ebbe con lui, non avessi occasione, in alcun momento, di accorgermene. Lo vidi due o tre volte, nel 1922, all'inizio, con Gaston Sauvage, nella bicocca di Champagne...". Niente da fare dunque ancora con Jules Boucher.
Ma il citato Canseliet nella stessa rivista rifiuta sia questa identificazione e dunque questa filiazione. Niente da fare dunque a questo punto con Eugène Canseliet come allievo di Julien Champagne in alchimia. Dice chiaramente di considerarlo come un maestro in pittura, disegno, violino e per il restoi come un fratello maggiore ed un amico.
Jules Boucher (1902-1955), di cui abbiamo già parlato, è anch'egli un possibile discepolo in alchimia di Julein Champagne; Robert Ambelain, nello stesso numero della rivista citata difende questa tesi; al che Canseliet risponde: "Bisogna proprio che Jules Boucher visitasse Champagne nel massimo segreto, affinché nel corso di quai vent'anni di incontri settimanali che egli ebbe con lui, non avessi occasione, in alcun momento, di accorgermene. Lo vidi due o tre volte, nel 1922, all'inizio, con Gaston Sauvage, nella bicocca di Champagne...". Niente da fare dunque ancora con Jules Boucher.
Per la stessa ragione, niente da fare sempre con Gaston Sauvage, di cui ignoriamo quasi tutto, tranne che fu come Jules Boucher sia chimico a casa di Rhone Poulenc e membro come lui e Julien Champagn sia della confraternita del Grand Lunaire [Grande Lunario], già citata e che assistesse alla trasmutazione di Sarcelles della quale abbiamo già trattato; e questo benché Robert Ambelain (sempre lui) lo colloca sempre nel suo articolo menzionato poco sopra tra i "tre allievi di Champagne",
Sia pure, diremo, ma allora quali discepoli incontestabili Julien Champagne ha avuto in alchimia? Ne citerò due: Max Roset e Steiner.
Sul primo, Robert Ambelain, che questa volta non è contraddetto da Canseliet è affermativo, sempre in La Tour Saint Jacques: "Sin dal 1907, lo troviamo (Julien Champagne) con il suo collaboratore diretto ed unico di allora, Max Roset, Installato nel laboratorio di rue Vernier, finanziato da Ferdinand de Lesseps".
Robert Ambelain afferma allo stesso tempo di possedere una fotografia di Champagne con dedica a Max Roset e datata 1911. Ambelain dichiara anche di aver raccolto le testimonianze di Roset e Steiner, "amici di prima della guerra 1914-18". Precisa inoltre che Steiner collaborò anche al laboratorio di rue Vermier.
"La moglie di Steiner abitava anche a Choisy-le-Roi nel 1935, all'epoca dell'inchiesta" di Robert Ambelain, aggiunge quest'ultimo.
Questo Steiner è Henri Steineur, di cui Eugène Canseliet dice nelle sue Alchemiche memorie, nel numero 11 della rivista La Tourbe des Philosophes 81980), ed a proposito del mese di maggio 1920: "Julien Champagne e Henri Steineur, sfortunatamente, a partire dal '31, non saranno più al servizio del signor Paul de Lesseps?"
Sul primo, Robert Ambelain, che questa volta non è contraddetto da Canseliet è affermativo, sempre in La Tour Saint Jacques: "Sin dal 1907, lo troviamo (Julien Champagne) con il suo collaboratore diretto ed unico di allora, Max Roset, Installato nel laboratorio di rue Vernier, finanziato da Ferdinand de Lesseps".
Robert Ambelain afferma allo stesso tempo di possedere una fotografia di Champagne con dedica a Max Roset e datata 1911. Ambelain dichiara anche di aver raccolto le testimonianze di Roset e Steiner, "amici di prima della guerra 1914-18". Precisa inoltre che Steiner collaborò anche al laboratorio di rue Vermier.
"La moglie di Steiner abitava anche a Choisy-le-Roi nel 1935, all'epoca dell'inchiesta" di Robert Ambelain, aggiunge quest'ultimo.
Questo Steiner è Henri Steineur, di cui Eugène Canseliet dice nelle sue Alchemiche memorie, nel numero 11 della rivista La Tourbe des Philosophes 81980), ed a proposito del mese di maggio 1920: "Julien Champagne e Henri Steineur, sfortunatamente, a partire dal '31, non saranno più al servizio del signor Paul de Lesseps?"

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[Traduzione di Massimo Cardellini]
Post originale datato giovedì 16 marzo 2006
LINK al post originale:
JULIEN CHAMPAGNE ET SES DISCIPLES