Julien alla Merella
Di ritorno a Bourges, davanti all'hotel Jacques Coeur, eccoci di fronte alla Mérelle di Compostella, ed alla tavola XXVIII dell'edizione originale di I Misteri delle Cattedrali, che costituisce senza dubbio uno dei capolavori, questa volta firmato , di Julien Campagne.
Nella sua opera, Fulcanelli commenta molto succintamente questo motivo: "La Mérelle di Compostella, sulla quale avremmo molte cose da dire, serve, nella simbolica segreta, a designare il principio Mercurio, chiamato anche Viaggiatore o Pellegrino. Essa è portata misticamente da tutti coloro che intraprendono il lavoro e cercano di ottenere la stessa (compos stella). Nulla di sorprendente, allora, che Jacques Coeur abbia fatto riprodurre, all'ingresso del suo palazzo, l'icona peregrini così popolare presso i soffiatori del Medioevo".
A proposito dei cassoni dell'hotel Lallemant, nella stessa città, precisa semplicemente, nello stesso libro: "Un'ampia conchiglia, la nostra merella...". C'è qui visibilmente un'allusione alla conchiglia san Giacomo, cara a Jacques Coeur, per delle ragioni evidenti. Fulcanelli, nelle sue Le Dimore Filosofali, ritornerà sulle "conchiglie del genere pegno, o merelle di Compostella".
A proposito dell'iniziato Louis d'Estissac, già menzionato, insiste di nuovo sulle materie iniziali, di cui una "acquea e fredda, sostanza passiva (è) rappresentata sotto l'aspetto di una conchiglia marina, che i filosofi chiamano merella, madre della luce".
Esistono pochi ritratti di Jacques Coeur. So che Joëlle Oldenbourg, ne cerca uno che sarebbe autentico. al di sopra della conchiglia san Giacomo che abbiamno appena comemntato seguendo Fulcanelli, eccone uno, scolpito nella pietra. Colui che figura qui sotto lo è forse di meno.
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[Traduzione di Massimo Cardellini]
Data del post originale: sabato 6 maggio 2006
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