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30 gennaio 2014 4 30 /01 /gennaio /2014 07:00

Da Champagne a Pierre Jahan

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È ad Axel Brücker che spetta il merito di avere, nel suo Fulcanelli et le mystère de la croix d'Hendaye [Fulcanelli e il mistero della croce di Hendaye], edito dall'editrice Séguier nel 2005, attirato l'attenzione su Pierre Jahan e la sua opera.

Personalmente, non considero che questo fotografo di fama abbia scalzato Julien Champagne dall'illustrazione dei libri di Fulcanelli, a partire dalle edizioni Pauvert, ma piuttosto che ne abbia esteso il lavoro.

Aspettando, forse, una prossima pubblicazione di questi libri, che renda di nuovo giustizia al talento di Hubert...

Ma la fotografia, come la pittura, o il disegno, tra le altre, è anch'essa un'arte e questo da almeno due secoli. 

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Con Pierre Jahan (1909-2003), ci troviamo dunque in buona compagnia. "Vero alchimista della fotografia", ci dice Brücker, "egli sviluppava e stampava da sé le sue fotografie in bianco e nero, nel suo laboratorio o anche nel suo appartamento, nel quale aveva installato un laboratorio".

Sin dal 1929, divenne "fotografo-illustratore", così come egli si autodefinisce, lavorando per delle riviste prestigiose come "L'Illustration".

Negli anni trenta, inizia a esporre, insieme a Henri Cartier-Bresson, Man Ray... la sua ispirazione è ancora molto classica, come testimonia la sua Madonna con bambino del 1938.

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Sin dal 1940, tuttavia, inizia a produrre degli studi di nudo.

JAHAN04.jpgPer Brücker, il suo incontro più importante, il suo modello geniale e maestro sarà Jean Cocteau, di cui farà i ritratti più belli, così come fotograferà anche Colette, o Picasso.

Nel 1946, Cocteau co-firmerà con lui "La mort et les statues" [La morte e le statue], per le Éditions du Compas, da cui è tratto il Centauro riprodotto qui sotto.

 

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Nel 1949, ispirandosi forse ai libri di Fulcanelli, Jahan darà alle stampe insieme a Jean-François Noël il primo volume dei suoi Gisants [Giacenti), presso l'editore Paul Morihien, fotografie in piena o doppia pagina delle tombe più magnifiche come quella di Bianca di Castiglia o Caterina de Medici. Le fotografie saranno accompagnate da testi di Cocteau.

 

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È probabilmente quest'opera dei Gisants, dedicata a venticinque regine e re di Francia, e accompagnata da notizie storiche di Philippe Erlanger, qui darà inseguito a Jean-Jacques Pauvert e Eugène Canseliet l'idea di chiedere a Pierre Jahan di fotografare i monumenti di Il Mistero delle Cattedrali, e più tardi, una parte di quelli di Le Dimore Filosofali.
Nel 1950, Pierre Jahan si unì al Gruppo dei XV, a fianco soprattutto di Robert Doisneau. Sempre nel 1950, questo degno successore di Julien Champagne ha pubblicato per le éditions du Cerf degli estratti illustrati tratti dalla poesia di Charles Péguy: Présentation de la Beauce à Notre-Dame de Chartres [Presentazione della Beauce a Notre-Dame de Chartres].
Tuttavia, quest'opera potrebbe essere una ripresa di un'edizione anteriore, del 1940 o per lo meno degli anni 40. Esistono pochi testi dedicati a Pierre Jahan e alla sua opera; citiamo tuttavia Des mains parlent della collezione Photogalerie, per le éditions Ides et Calendes, di Neuchâtel (Svizzera), apparso nel 2002, per le cure di Alain Fleig. E non lasciamo l'amico Pierre senza menzionare l'interesse di alcuni collage fotografici di un Jahan che fu per certi aspetti, anche lui, vicino al surrealismo.


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Dimenticavo: presso le éditions Pauvert dei Fulcanelli, "la maggior parte delle fotografie" sono di Pierre Jahan, ma le altre? Secondo Richard Caron, nella edizione Bailly di Deux Logis Alchimiques di Eugène Canseliet (1998), su cui dovremo tornare, le altre fotografie sarebbero state fatte da un certo R. J. Ségalat. R. J. come Roger-Jean, senz'altro ancora un altro Vaudois!

 
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[Traduzione di Massimo Cardellini]

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Presentazione

  • : Jean Julien Champagne ed il suo ambiente socio-culturale
  • : Divulgazione degli aspetti della vita, degli ambienti conosciuti, delle personalità frequentate e dell'arte di Jean Julien Champagne, uno dei membri dell'ambiente in cui operò Fulcanelli, il più celebre alchimista del XX secolo.
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